Oggi vedremo come è possibile accedere all’agevolazione del credito di imposta per acquisto di beni 4.0.
L’agevolazione che riguarda il credito di imposta per l’acquisto di beni 4.0, così come modificata rispetto all’ex iperammortamento nel 2020 e riconfermata fino al 2025 con diverse migliorie, rappresenta un contributo alle imprese che si matura, come tutti i crediti di imposta, nel momento della presentazione della dichiarazione del reddito d’impresa.
Importante specificare che il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, in almeno tre quote annuali di pari importo (in precedenza erano cinque).
L’aspetto importante su cui soffermarsi è, quindi, la maturazione del credito d’imposta. Formalmente il credito, quindi, matura al momento di presentazione della dichiarazione del reddito d’impresa e diviene utilizzabile a decorrere dall’anno successivo a quello dell’avvenuta interconnessione dei beni per gli investimenti effettuati nel 2020, mentre diviene detraibile nell’anno di avvenuta interconnessione dei beni per gli investimenti effettuati dal 2021 in poi.
Nel caso in cui l’interconnessione dei beni materiali avvenga in un periodo d’imposta successivo a quello della loro entrata in funzione è comunque possibile iniziare a fruire del credito d’imposta per la parte spettante per i beni strumentali (ovvero credito d’imposta per beni strumentali ordinari non 4.0).
Qualora gli investimenti effettuati fossero stati effettuati mediante contratti di locazione finanziaria, si assume il costo sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni.
E’ necessario comunicare l’utilizzo del credito d’imposta beni 4.0?
Le imprese che si avvalgono del credito d’imposta beni 4.0 sono tenute a comunicarlo al MISE, Ministero per lo sviluppo economico.
Cosa conservare per successivi controlli per utilizzo del credito d’imposta 4.0?
Ai fini dei successivi controlli, i soggetti che si avvalgono del credito d’imposta sono tenuti a conservare, pena la revoca del beneficio, la documentazione idonea a dimostrare l’effettivo sostenimento e la corretta determinazione dei costi agevolabili.
A tal fine, le fatture e gli altri documenti relativi all’acquisizione dei beni agevolati dovranno contenere l’espresso riferimento alle disposizioni di legge.
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