Abbiamo discusso del credito d’imposta per l’industria 4.0.
E’ il momento di quantificare l’importo di tale beneficio, per poterne comprendere appieno l’utilità
La prima differenza sostanziale da fare è se si tratti di acquisto di Beni Materiali o di Beni Immateriali.
In questo articolo ci soffermeremo sul credito d’imposta per investimenti in beni materiali 4.0.
Quali sono i beni materiali 4.0? Scoprilo qui!
Lo scopo del beneficio è supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.
A tutte le imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato è riconosciuto un credito d’imposta, il cui ammontare varia a seconda di alcune condizioni, che discutiamo nel dettaglio.
Per investimenti effettuati tra il 16/11/2020 e il 31/12/2021 (e consegna entro il 31/12/2022 se entro il 31/12/2021 l’ordine è accettato e viene pagato un acconto di almeno il 20%):
- credito d’imposta del 50% del costo per la quota di investimenti fino a euro 2,5 milioni;
- credito d’imposta del 30% per la quota compresa tra euro 2,5 milioni e euro 10 milioni;
- credito d’imposta del 10% per la quota compresa tra euro 10 milioni e euro 20 milioni;
Per investimenti effettuati tra il 01/01/2022 e il 31/12/2022 (e consegna entro il 30/06/2023 se entro il 31/12/2022 l’ordine è accettato e viene pagato un acconto di almeno il 20%):
- credito d’imposta del 40% del costo per la quota di investimenti fino a euro 2,5 milioni;
- credito d’imposta del 20% per la quota compresa tra euro 2,5 milioni e euro 10 milioni;
- credito d’imposta del 10% per la quota compresa tra euro 10 milioni e euro 20 milioni.
Per investimenti effettuati tra il 01/01/2023 e il 31/12/2025 (e consegna entro il 30/06/2026 se entro il 31/12/2025 l’ordine è accettato e viene pagato un acconto di almeno il 20%):
- credito d’imposta del 20% del costo per la quota di investimenti fino a euro 2,5 milioni;
- credito d’imposta del 10% per la quota compresa tra euro 2,5 milioni e euro 10 milioni;
- credito d’imposta del 5% per la quota compresa tra euro 10 milioni e euro 20 milioni;
Il credito d’imposta può essere esteso fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.
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